
bene, una volta compreso come stanno in relazione i colori con la CHIAVE, si poteva iniziare ad "esprimersi" ovvero provare a immaginare relazioni, scavando nelle proprie esperienze visive.
Il colore cosi' come appare isolato e collocato in una illuminazione neutra ideale si chiama in pittura COLORE LOCALE. Questa coloritura rigida e in fondo teorica piu' che realistica fu usata per secoli, tutto cambio' nella seconda meta' dell'ottocento.
Esprimersi con il colore, e' una frase che trovi da qui in avanti citata spesso e non sempre purtroppo in maniera ortodossa. Un conto e' se si esprime un pittore un conto se ad esprimersi e' un imbianchino.....e' diverso, sempre

P.s. se qualcuno vuole vedere cosa fecero gli imbianchini basta guardare un qualsiasi picasso, matisse etc.
Comunque i Pittori fecero questo:
Qui il colore locale e' quasi scomparso, una vistosa chiave che sta nel parte superiore del parasole, sulla spalla del bimbo e sulla veste a dx della signora si relaziona con colori delle ombre assolutamente irreali, se presi razionalmente.
Eppure.......
Eppure tutto si lega, cio' che si vede nell'immagine e'.....cosa e'?
Bene, per saperlo, ho distrutto la relazione fra chiave e colore. Visto che so esattamente dove si trova non e' stato difficile, osserva qui sotto:
Un pittore dell'ottocento avrebbe rappresentato probabilmente cosi' quella scena; ebbene? Beh il soggetto, rappresentato con il colore locale non e' decisamente un granche', il disegno e' assai carente e le pennellate sono grossolane, il cielo e' abbozzato e sembra non finito etc.etc.etc.
Insomma, che cavolo hai dipinto sto quadro a fare??

Se hai tempo di trovare critiche scritte dagli esperti del tempo ai quadri esposti dagli impressionisti troverai esattamente le stesse parole
ALLORA QUALE E' LA DIFFERENZA? COSA C'E' NEL QUADRO ORIGINALE CHE NELLA VERSIONE CHE HO FATTO IO MANCA? Vogliamo chiamarla felicita'? Arte? Bellezza? ogni nome vabene in fondo e nessuno e' sufficente.