Non sarebbe utile avere anche una breve nota su GALLERISTI E MERCANTI?
Io credo proprio di si! Molti che leggono ne avranno conosciuto qualcuno, altri li conosceranno presto.
1) le gallerie d'arte maggiori, quelle che lavorano al livello nazionale o piu' su, lavorano con il "sistema arte" al completo. Questo significa circoli ristretti di persone nei quali si entra solo se si e' organici ad un dato modo di fare. Quale sarebbe? Semplice FARE SOLDI punto e basta, non c'e' null'altro credetemi. Non c'e' nulla di male nell'avere una impresa che produce profitti del resto. Ovviamente quante sono le probabilita' di avere a che fare con questi sistemi per noi? Zero.
2) Gallerie che si occupano di selezionale artisti "emergenti". In teoria sono alla ricerca di personaggi per alimentare i gruppi delle gallerie maggiori, in realta' tendono a ricalcare l'organizzazione produttiva ad una scala piu' limitata, facendo conto su piccoli collezionisti legati alla galleria per territorio. Sono comunque imprese abbastanza rare, almeno in questa forma pura, normalmente fanno anche partecontemporaneamente del gruppo n. 3.
3) la categoria che raggruppa il 90% delle gallerie e' quella degli "affittamuri" Sono attivita' assai squallide nelle quali la "merce" e' l'artista stesso. E' il pittore che paga a sue spese tutto dall'affitto della struttura a l'ultimo pasticcino del buffet e all'ultimo volantino pubblicitario. Tutto cio' serve a compiacere la vanita' personale dei pittori. Non scelgono dunque assolutamente nulla, ne' tantomeno contribuiscono ad arricchire o aiutare l'affermarsi di un artista. Raramente vendono qualcosa, se lo fanno le commissioni (dopo che magari si sono fatti pagare per esporre) sono elevatissime ad esempio il 50% del prezzo. Ma non vi illudete, per costoro vendere arte e' un passatempo, il vero guadagno lo prendono direttamente dal pittore.
Non crediate che queste squallide attivita' siano tipiche di piccole gallerie di paese (anzi a volte nei centri piu' piccoli si incontrano piccole perle di onesta') gli affittamuri sono presenti perfino intorno e nei pressi delle grandi istituzioni museali internazionali. A volte I grandi musei hanno piccoli spazi (magari a lato

) dedicati all'esposizione temporanea che funzionano ANCHE da affittamuri, basta pagare indirettamente a persone che dispongono liberamente degli spazi per attivita' culturali varie. Si puo' esporre a Parigi a S. Pietroburgo a New york oppure a Rio . Molti degli spazi espositivi pubblici sono comunque soggetti almeno indirettamente a questo malcostume della esposizione prezzolata purtroppo, soprattutto in Italia, ma non solo. Naturalmente sto parlando di attivita' che sotto il profilo ufficiale e legale sono del tutto lecite
Altrettanto naturalmente parlo di "malcostume" solo perche' sono un vecchio personaggio che non ha voluto capire che l'etica cui mi sono sempre ispirato non esiste piu' e forse nemmeno e' mai esistita, chissa?

Perche' scriverne allora vi domanderete, ebbene magari guardando il curriculum di qualche collega pittore che vuole impressionare con una lunga lista di esposizioni e non con la qualita' delle sue opere, a qualcuno verranno in mente le mie parole e qualche "incantesimo" magari si spezza. Francamente ne sarei assai felice.
Per fortuna esistono spazi espositivi non gestiti da mercanti e galleristi o critici o curatori di professione, naturalmente sono abbastanza rari...ma esistono

Si deve anche tenere conto del fatto che quanto scrivo si riferisce alla situazione odierna, ma e' anche vero che le condizioni del settore gallerie e mercato dell'arte sono profondamente mutate nel passato piu' rente; pochi lustri addietro la situazione era certamente diversa.